Su Guardianu ‘e S’Orcu

La figura che tiene legata la bestia con una corda è il Guardiano, e rappresenta l’uomo che cerca di domare l’animale strattonandolo a colpi di frusta e bastone per tutta la durata del percorso, per poi dargli la morte. In passato, quando morivano le donne di una famiglia, i vedovi, per mostrare il più grande dolore che ci potesse essere, indossavano un cappotto di orbace, lo abbottonavano fino al collo, si mettevano il cappuccio in testa e si scurivano la faccia con la fuliggine. Questo perché era venuta a mancare una figura fondamentale: la femmina, la moglie, la mamma e quindi era morta la fertilità in quella casa.
Nel simbolismo del Carnevale questo lutto viene associato alla morte della terra che, solo dopo il sacrificio dell’animale, tornerà a ridare i suoi frutti.
I sonagli del Guardiano venivano utilizzati per allontanare gli spiriti malvagi dalle campagne e la corda aveva un legame profondo con l’acqua che veniva chiesta al Dio.
Nel Carnevale Antico Siniscolese, nel quale tutto gira intorno alla morte e alla rinascita della terra, il guardiano mostra il dolore dei vedovi.